Biofan Chiffon cake
Porzioni:
8
Pronta in:
60 min
Ingredienti
Farina BioFan 01 290 g
Acqua 200 g
Olio di semi di girasole 120 g
Uova 6
Baccello di vaniglia 1
Scorza di limone non trattato 1
Lievito in polvere per dolci 1 bustina
Cremor tartaro 8 g
Sale fino 2 g
Zucchero a velo q.b.
Preparazione
- Per preparare la chiffon cake, iniziate a mescolare bene tutte le polveri: la farina, lievito zucchero e il sale In un'altra ciotola, separate i tuorli dagli albumi di 6 uova ,tenete da parte gli albumi,aggiungete ai tuorli l’acqua a temperatura ambiente e l’olio di semi.
- Poi grattugiate la scorza di un limone non trattato e incidete una bacca di vaniglia per estrarre i semi con la punta di un coltellino, per aggiungerli all’impasto di tuorli.
- Sbattete il composto con le fruste fino ad ottenere una crema omogenea, non ci sarà bisogno di montarlo. Quindi incorporatelo agli ingredienti secchi.
- Lasciate per un momento da parte questo impasto e dedicatevi a montare gli albumi. Quando saranno diventati bianchi e spumosi, versate il cremor tartaro e continuate a far andare le fruste per qualche minuto.
- Aggiungete poi gli albumi un pò alla volta mescolando sempre con una spatola dall’alto verso il basso per non smontarli.
- Versate l’impasto delicatamente nello stampo per chiffon cake -22 cm di diametro che non dovrà essere imburrato e infarinato cercando di distribuirlo uniformemente
- Infornate la chiffon cake in forno statico preriscaldato a 160° per circa 60 minuti (per forno ventilato a 150° per 45-50 minuti), posizionando il dolce nella parte bassa del forno.
- Una volta cotto, sfornatelo e quindi capovolgete lo stampo in modo che il dolce prenda aria, si raffreddi e si stacchi dai bordi da solo.
- Quando la chiffon cake sarà completamente raffreddata, dovrete staccare la parte superiore dello stampo è pronta per essere spolverizzata a piacere con zucchero a velo!
Alle origini della ricetta:
Come in tutte le leggende, anche la storia della Chiffon Cake è avvolta dal mistero! Non si sa quale ragione abbia spinto Harry Baker (l’inventore della chiffon) a spostarsi ad Hollywood nel 1923 con l’anziana madre.
La cosa bizzarra è che questo signore non faceva il pasticcere! Nella vita era infatti un assicuratore, ma da sempre coltivava una passione, anzi oserei dire un’ossessione, per i dolci. Si, era un’anima tormentata alla ricerca della ricetta perfetta! Si dice che a Los Angeles lavorò ad oltre 400 variazioni, ma è solo nel 1927 che nacque la sua creatura.
La consacrazione a icona fu quando Harry Baker approdò al Brown Derby, un nuovo ristorante (in realtà una catena nata nel 1926) di Los Angeles, a Wilshire Boulevars (oggi ricollocato e inglobato all’interno di un centro commerciale).
Il ristorante ebbe subito successo, forse per la sua architettura iconica o forse per i piatti che si servivano, tra cui la Baker Cake (si chiamava così prima di cambiare in Chiffon Cake).
Il piccolo edificio a forma di bombetta, posto all’angolo del 3427 Wilshire Boulevard, era di proprietà di Robert Coob e di Herbert Somborn, ex marito della famosa attrice Gloria Swanson.
Sotto la cupola sedevano attori, registi e giornalisti della Hollywood Garden Age, insomma il Brown Derby era un locale di moda frequentato da gente famosa.
Qui Harry Baker fece conoscere ai clienti la sua cake, che divenne il dolce preferito di Barbara Stanwyck. Si dice che il signor Baker arrivò a lavorare per 18 ore consecutive, con una richiesta di 42 torte al giorno! Per vent’anni non rivelò la ricetta e questo alone di mistero rendeva la morbidezza della chiffon ancora più affascinante!
Nel 1947 vendette la sua segretissima ricetta alla General Mills, il colosso americano alimentare, che iniziò a produrre la miscela da preparare in casa. In realtà, è solo nel 1948 che svelò in un articolo sul Better Homes and Gardens l’ultimo ingrediente rimasto ancora segreto!
Ogni cittadino americano poteva assaporare la Baker Cake, quella torta che tanto piaceva alle star del cinema! Presto si sarebbe chiamata Chiffon Cake, come la morbida stoffa.
Quale era l’ingrediente magico??
L’ingrediente segreto che scatenò scalpore e agitazione per tutta America fu... l’olio di semi! Oggi è una cosa normalissima, ma ai tempi usare l’olio nei dolci come massa grassa e quindi come sostituto del burro, era una vera rivoluzione. Si diceva che fosse la più importante novità dolciaria degli ultimi 100 anni!
Chi l’avrebbe mai detto che dietro a un gigantesco ciambellone si nascondeva tanta storia?
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