Il Busilan

di Armando

Un dolce familiare da "pucciare" nel vino, nel the o nel latte

Porzioni:

6

Pronta in:

45 min

Ingredienti

250 gr farina di grani teneri antichi BioFan Tipo 1
2 Uova Intere
90 gr di burro
100 gr. di Zucchero
1/2 buccia di limone grattugiata
Una punta di di vanillina biologica
1/2 bustina di lievito in polvere biologico per dolci
2 cucchiaini di anice
zucchero in granelli per decorare

Preparazione

  1. Mescolare a mano tutti gli ingredienti
  2. Prendere una teglia, foderarla con carta da forno e con l'impasto formare una S
  3. Introdurre in in forno preriscladato
  4. Cuocere per 30 min a 170°

    Consigli:
    Dolce da "pucciare" nel vino moscato, nel the (al posto dei biscotti) o nel latte. Ottimo abbinato con lo zabaglione.

Alle origini della ricetta:

Il Busilan, chiamato nel territorio reggiano anche “Brasadella”, è un classico dolce d'altri tempi, una sorta di ciambella piuttosto dura.

Un tempo era un dolce familiare nella maggior parte delle case reggiane; ancora oggi questa ciambella preparata con ingredienti poveri e presenti in ogni casa.

In tempi lontani alcuni fornai, durante la stagione fredda, usavano fare le "Brazadel da acqua", dolci assai modesti che costituivano una autentica peculiarità reggiana, fatti con un impasto di sola farina bianca e acqua pura lasciato rosolare nel forno.

Tonde, leggere, croccanti e poco invitanti, si trovavano per lo più nelle fiere dove i venditori ambulanti le disponevano in un paniere con manico arcuato o infilate in un bastone fissato perpendicolarmente ad una estremità del manico.

Questi dolci tipici ed i loro venditori sparirono completamente all'inizio del 1900; i brazadel da acqua, gli antenati dei Busilan, solitamente venivano utilizzati in tempo di digiuno per la prima colazione quaresimale poichè erano preparati con un'«oncia» di farina bianca, circa ventisette grammi, quantità concessa dai "Sacri canoni".

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