Morning Glory Muffins

di Simona

La vita è dolce se glielo concedi

Porzioni:

12

Pronta in:

45 min

Ingredienti

260 gr Farina Integrale BioFan

2 cucchiaini di bicarbonato di sodio

2 cucchiaini di cannella in polvere

½ cucchiaino di zenzero in polvere

½ di cucchiaino di sale grosso


3 uova

100 g di zucchero di canna

85 g di miele

80 ml di olio di semi

la scorza di un’arancia, grattugiata

80 ml di succo di un’arancia

1 cucchiaino di estratto di vaniglia

260 g di carote grattugiate (circa 4 carote grandi)

140 g di mele grattugiate (una mela)

100 g di polpa di banana (1 banana molto matura, schiacciata)


75 g di uvetta sultanina o altra frutta disidratata tritata

65 g di noci tritate

Preparazione

  1. Pre-riscaldare il forno a 220 C. Imburrare uno stampo da 12 muffin o preparare i pirottini di carta.

  2. In una ciotola grande mescolare la farina, il bicarbonato, il sale, le spezie. In una ciotola più piccola mescolare con una frusta le uova, lo zucchero, il miele, la vaniglia, l’olio, la scorza d’arancia, il succo d’arancia, e la polpa di banana finché non sono amalgamate. Aggiungere le carote e la mela grattugiata. Versare tutto il composto liquido nella ciotola con la farina e combinare gli ingredienti con pochi movimenti rapidi di una spatola o un cucchiaio di legno. È importante non mescolare troppo se si vogliono avere muffin soffici. Incorporare l’uvetta e le noci tritate.

  3. Riempire i pirottini con il composto e infornare a 220 C per 5 minuti, poi abbassare la temperatura del forno a 180 C e continuare la cottura per 18 minuti circa o finché uno stecchino inserito al centro del muffin non esca pulito.

  4. Estrarre dal forno, lasciare raffreddare nello stampo per 10 minuti, poi trasferire i muffin su una gratella per raffreddare completamente

    Tratto da http//sallysbakingaddiction.com/simple-morning-glory-muffin

Alle origini della ricetta:

La parola muffin viene citata per la prima volta in Inghilterra nel 1703 con la scrittura "moofin". La sua origine è incerta: ci sono versioni che ipotizzano derivi dalla vocabolo francese “moufflet”, una sorta di pane molto soffice, o da quella Germanica “muffe”, nome di una specie di torta.
La cosiddetta "ricetta classica" è piuttosto controversa e soggetta a differenze tra ingredienti e modalità di preparazione.
Due i principali tipi di muffins: inglese (evoluzione di una preparazione gallese del X-XI sec.) e americano (XIX sec.). Tradizionalmente entrambe le tipologie sono cotte al forno, leggermente addolcite, confezionate con farina di grano o mais, latte, burro, lievito e sale, servite ben calde. Tre Stati Americani hanno identificato un proprio muffin ufficiale: il Minnesota quello ai mirtilli, il Massachusetts al mais, New York alle mele.
Sembra che fino a metà ‘800 i muffins fossero soprattutto un alimento delle classi più basse al servizio dei signori inglesi. Il fornaio li elaborava ad uso e consumo esclusivo della servitù, utilizzando gli avanzi del pane, dei biscotti o della frutta,
Durante l’epoca vittoriana la bontà dei muffins conquistò tutte le classi sociali, diventando il dolce preferito per l'ora del tè. Si poteva addirittura incontrare per strada i cosiddetti “Muffin men” (uomini dei muffins) che vendevano i propri gioielli prendendoli da vassoi di legno appesi intorno al collo

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